PIAZZA CONNECTION
a cura di DimoraOZ
Piazza Connection is an Italian-German artistic research project by Mariella Maier, Andrea Messner, Gandolfo Gabriele David and Andrea Kantos, that results into a video-installation. By interviewing people on three squares – “piazze” – of Palermo (Piazza Magione, Piazzetta Bagnasco and Largo Alfano in Borgo Vecchio) the artists collected voices and faces of the squares’ inhabitants, their personal and collective stories, their needs and dreams.
The final audio-visual installation can be imagined as stream of consciousness of the piazza involving fundamental processes of places in which real experiences, values and behaviours meet. The piazza as venue, place for social gathering, public and shared space, living, as a space of communication among citizens, through cultural and political expressions and positions. The square is considered as a center of participation at the res publica, as a central, vivid and synergetic element of democracy.
The artists wonder: what values, by the time of social media, can squares have today? what can be the personal contribution of everyone to the collective organization of a city and the sense of shared spaces in general? What is the political dimension of the square and whether it can still be considered as an Agora?
The project examines Palermo, a complex city, that lives of various population densities: Palermo was Greek, Byzantine, Arab, Norman, Spanish, French. Palermo is Italian and European; origin and pivot of western culture; center of immigration and emigration.
“Although our project has anthropological, sociological and political impetus and dynamics, Piazza Connection aims at sublimate the moods of the people we meet, conveying all the materials through a video. We don’t want to produce a documentary, we treat the film-material without precise rhetoric. We connect the three squares/Piazze) by integrating the shots in situ, but disconnecting the voices from the faces, trying to opt for a non-time, and possibly for a hyper-place. Basically there are no places, but only hyper-places; and the squares/Piazze more than any other spaces are openings in the constipated (NARROW?) streams of existence. Sitting in a square can be a meditative act, standing in a square a politic one as once in Tahrir or Tien An Men. The square is a perpetual engine, a circumscribed dynamic that requires the creation of relationships elaborating their own narration.”
Piazza Connection is part of the programming of KaOZ, Collateral Event of Manifesta 12, which aims at developing projects and meetings in Piazza Magione, investigating processes, dynamics, possibilities and actions.
Piazza Connection è un progetto di ricerca artistica italo-tedesco di Mariella Maier, Andrea Messner, Gandolfo Gabriele David, Andrea Kantos e che si condensa in una video-installazione. A partire da un’indagine su tre piazze di Palermo (Piazza Magione, Piazzetta Bagnasco e Largo Alfano a Borgo Vecchio) gli artisti hanno raccolto le voci e i visi degli abitanti. Lo sguardo sui luoghi e sulle persone che vi abitano incrocia storie personali e collettive nell’espressione di bisogni e sogni.
L’installazione audio-video finale è un flusso di coscienza della piazza, un movimento che segna passaggi e processi fondamentali di luoghi nei quali transitano vissuti, valori e comportamenti. La piazza come luogo di incontro, di aggregazione sociale, spazio pubblico, vivo e condiviso, di comunicazione fra cittadini attraverso espressioni e posizioni culturali e politiche. La piazza come partecipazione alla “res pubblica”, elemento centrale, vivo e sinergico della democrazia.
Gli artisti (si) chiedono che valore abbia la piazza al tempo dei social e quale possa essere il contributo personale di ciascuno alla modellazione della città e degli spazi condivisi; quale possa essere la dimensione politica della piazza oggi e se può ancora considerarsi Agorà.
Il progetto indaga la complessa realtà di una città come Palermo che vive di varie densità: greca, bizantina, araba, normanna, francese, spagnola. Palermo città italiana e città europea; origine e perno della cultura occidentale; centro di immigrazione e di emigrazione.
“Sebbene il nostro progetto abbia slanci e dinamiche antropologiche, sociologiche e politiche, Piazza Connection si pone l’obiettivo di sublimare gli umori delle persone che abbiamo incontrato, veicolando tutti i materiali attraverso il video. Non volevamo fare un documentario, abbiamo trattato la materia filmica senza una precisa retorica. Abbiamo connesso di fatto le tre piazze integrando le riprese in situ, ma scollegando le voci dai visi, cercando di optare per un non-tempo, e possibilmente per un iper-luogo. Perché fondamentalmente non esistono luoghi, ma solo iper-luoghi; e le piazze più di altri spazi sono aperture nei flussi costipati dell’esistenza. Stare seduti in una piazza può essere un atto meditativo, così come stare in piedi in una piazza (e sono tante le piazze che hanno fatto la storia, come ad esempio quella di Tahrir, di Tien An Men, etc…) può essere un atto politico. La piazza è un motore stanziale, una dinamica circoscritta che esige la creazione di relazioni che elaborino una propria narrazione.”
Piazza Connection rientra all’interno della programmazione di KaOZ, evento collaterale di Manifesta 12, che ha come obiettivo quello di elaborare progetti e incontri all’interno di piazza Magione, indagandone processi, dinamiche, possibilità e azioni.