PALIMPSEST
Research on medieval palimpsests has revealed an ancient and fascinating practice. Parchments, made from sheepskin, were a precious material often reused by scratching off the text in order to insert a new one. Modern technologies and the partial peeling of the surface have made it possible to read the layers or glimpse the previously written texts, in a suggestive stratification of meaning, words and periods.
Notes:
Palimpsest #5 and Palimpsest #1, 2018, mixed media on paper mounted on cardboard, 60 x 80 cm
Le ricerche sui palinsesti medievali hanno rivelato una pratica antica e affascinante. La pergamena ricavata dalla pelle di pecora era un materiale pregiato la cui lavorazione spesso costringeva il riciclo delle vecchie pagine, grattando via il testo e inserendone uno successivo. Le moderne tecnologie e la scorticatura parziale della superficie hanno permesso di leggere o scorgere i testi redatti precedentemente, in una suggestiva stratificazione di senso, parole e periodi.
Questo ciclo di opere è stato creato lavorando su vecchi giornali, pagine di riviste e libri, supporti necessari per imprimere una formalizzazione astratta fatta da colature e matrici cromatiche a tampone, creando delle suggestioni liquide e organiche. Una codificazione che costituisce una scrittura interiore, fatta di sensazioni, movimenti viscerali e mondi dove la cronaca e il testo cedono a una dimensione di spiritualità e trascendenza.
Note:
Palimpsest #5 e Palimpsest #1, 2018, tecnica mista su carta montata su cartone vegetale, cm 60 x 80.